sabato 31 gennaio 2015

Il chiacchierino...ieri e oggi!

Conoscete la storia del chiacchierino?
È un pizzo Vittoriano, 
ma le sue origini sono più antiche.
In Oriente era chiamato “Makouk” 
perché si chiama così la spoletta.

In Italia il suo nome sarebbe “occhi” 
per la forma dei suoi anelli coi picot.
Il nome inglese è “Tatting”, 
che significa il parlare fitto fitto sotto voce,
indicante il brusio delle chiacchiere femminili,
ed è probabilmente da questo che deriva 
l’equivalente italiano di chiacchierino.

Royal Society Tatting Crochet Lessons

Grazie alla Regina Elisabetta di Romania
questo lavoro ebbe larghe applicazioni 
e vennero eseguiti pizzi di ogni tipo.
Furono chiamati “Carmen Sjlva”
ed era il lavoro a mano favorito dalla sovrana, 
la quale lasciò scritto:
“un lavoro così svelto e grazioso a vedersi che i secoli non lo cancelleranno”.

Anticamente furono eseguiti anche lavori in filo d’oro
con pietre preziose per coprire calici ed adornare gli altari.
La fine dell’era Vittoriana vide la decadenza di questo pizzo,
ma con la seconda guerra mondiale incominciò a risorgere
insieme agli altri lavori di ricamo a mano.

Ai nostri tempi invece, 
il chiacchierino può avere le applicazioni più svariate
e con un po’ di fantasia 
si può creare qualunque forma per qualsiasi applicazione.

Ad esempio...gli orecchini!
Questi sono realizzati in cordonetto
color Misted Yellow, un senape delicato,
una delle 10 tonalità selezionate
nel fashion report di Pantone
per la stagione autunno/inverno 2014-2015.


Ho pensato di arricchire
il ricamo inserendo alcuni mezzi cristalli 
di misure diverse color Cognac e verde Hemlock!





Se volete provare anche voi
potete acquistare il pattern
dal negozio Etsy di Emelie Zakh!


Nessun commento:

Posta un commento